Argentina, Provincia di Neuquén – Puel Mapu
Il 13 aprile 2015, si celebrerà una nuova udienza del processo intentato contro alcuni membri della comunità Winkul Newen e Winoy Folil, tra i quali, Relmu Nanku, incriminata per tentato omicidio.
Ma l’accusa, non è supportata da prove certa e appare chiaro il suo obiettivo di criminalizzare una donna, leader e combattente e due referenti importanti delle comunità mapuce in lotta.
Dietro questo processo si nasconde la volontà del governo provinciale di rendere inoffensiva la decennale resistenza mapuce per poter finalmente realizzare indisturbata la politica estrattiva in tutto il territorio.
Allo stesso tempo questa è anche una strategia dello Stato, che pianifica l’allontanamento del popolo originario Mapuche dalla propria terra ancestrale, perpetrando nei suoi confronti la storica sopraffazione e lo sterminio di cui è sempre stato vittima, pur opponendo una continua resistenza.
Convochiamo le organizzazioni sociali, politiche, sindacali, religiose e i vicini ad appoggiare i nostri fratelli sorelle in lotta:
-partecipando all’udienza che avrà luogo nel Tribunale Zapala, il giorno 13 aprile alle ore 8.
-firmando la petizione alla pagina: https://secure.avaaz.org/es/petition/Toda_la_sociedad_Despenalizacion_de_la_Comunidad_Mapuce_Winkul_Newen/?lDTigjb&pv=0
– inviando questo documento firmato dalle organizzazioni politiche e sociali o anche da singol* individu*, alla Procura di Zapala e telefonando per esprimere il proprio dissenso e ripudio,
– leggendo il dossier informativo piú in basso
UNIDAD DE COORDINACIÓN Y JEFATURA
Etcheluz y Zeballos, 2º piso – 8340 Zapala –
Te: (0054 9) 02942 431228
Fiscal Jefe: Dra. Sandra Inés GONZALEZ TABOADA – Int.140
UNIDAD FISCAL ÚNICA – 3º piso – Int. 125/ 130/ 129
Fiscal del Caso: Dr. Marcelo Alberto JOFRE – Int. 123
LE VITE DI TUTT* NOI DIPENDONO DAL TERRITORIO IN CUI VIVIAMO E DAL RISPETTO DI QUESTO! DIFENDERLO È UN NOSTRO DOVERE
È PER QUESTO CHE ESIGIAMO
-libertà ed assoluzione immediata per tutte le lotte mapuche.
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la proibizione del fracking in tutto il paese! La condanna dei delitti ambientali commessi dalle imprese petrolifere e dei funzionari corrotti, che muovono i fili di questi progetti!
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il decadimento di ogni accusa rivolta alle autorità Mapuche, Relmu Ñanku (accusata di tentato omicidido), Martín Maliqueo e Mauricio Rain.
Tutta la nostra solidaritá con le comunitá mapuce Winkul Newen e Winoy Follil
Grupo de Apoyo y Solidaridad a las comunidades mapuche Winkul Newen y Winoy Follil y APCA (asamblea permanente del comahue por el agua) apca2012@autistici.org
Aderiscono
AVAL (Asamblea Vecinos Autoconvocados de Loncopué)
AVACAM (Asamblea Vecinos Autoconvocados Campana Mahuida)
P. José María D´Orfeo, Loncopué
Viviana Vaca, Misionera Loncopué.
Elvio Mendioroz DNI 8213861
Fundación Uñopatún -Registro Personería Jurídica 923/90 RNE – Provincia de Río Negro – Patagonia Argentina
PABLO BERGEL, Diputado de la Legislatura de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires
MULTISECTORIAL DE CIPOLLETTI
ERNESTO Rosenberg DNI 7083168
Gramarpal -Grupo de Amistad Argentina Palestina de Neuquén
Asamblea Popular por el Agua del Gran Mendoza expresa su apoyo y solidaridad con las Comunidades Winkul Newen y Wiñoy Folil. Repudiamos el avasallamiento de los territorios, de la vida, de los derechos humanos y el ecocidio perpetrado por los funcionarios cómplices del extractivismo.
Elena Cedrón
Confraternizarhoy
Dossier sull´attuale condizione della comunità mapuce Winkul Newen
Neuquén, Marzo 2015
Quella di Winkul Newen è una comunitá mapuce che si trova nella località di Portezuelo Chico, nella zona centrale della Provincia di Neuquén, Argentina.
Il territorio ancestrale coincide oggi, con il Giacimento Portezuelo Norte, dove sono presenti 10 pozzi di petrolio e gas dell’Impresa Apache, a cui è successivamente subentrata la Yacimientos del Sur.
Da più di un decennio la comunità sta resistendo all’avanzata delle imprese petrolifere.
Ha visto arrivare sulla sua terra, all´inizio Pioneer, poi Apache ed oggi Yacimientos del Sur. All’interno del territorio comunitario, era stata pianificata la trivellazione di 40 pozzi petroliferi, dei quali solo 10 sono stati completati, grazie all’instancabile lotta della comunità, che ormai da più di un decennio affronta le differenti imprese che si sono stabilite nel territorio.
A causa delle diverse azioni di resistenza portate a buon fine, la comunità ha subito innumerevoli e continui tentativi di sgombero, ispezioni in piena notte, militarizzazione costante di spazi culturali e di pascolo.
Uno degli ultimi tentativi di sgombero, è stato impedito dalle donne, che si sono cosparse di combustibile minacciando di darsi fuoco.
In seguito a questo episodio, ogni atto repressivo, avvenne con la presenza delle ambulanze e dei vigili del fuoco di Zapala.
Il Giacimento Portezuelo Norte è inattivo dal 2012, grazie alla costante opposizione che la comunità ha portato avanti. Il sottosegretariato all’ambiente, agli idrocarburi e all´energia della provincia, ha effettuato un´ispezione nel giacimento durante la quale, è stata sollecitata una bonifica per gli sversamenti dagli oleodotti a vista, che risalgono al 9 dicembre 2011 ed al 16 ottobre 2012.
Fino ad oggi, non è stato realizzato il risanamento dei danni culturali provocati dall’attività estrattiva, una delle richieste della comunità. In precedenza si erano verificati sversamenti, fughe di gas, cadute di animali in pozzi di crudo a cielo aperto, ma mai i funzionari governativi si presentarono per controllare, (e che nonostante tutto non sono mai state presentate alle autorità del governo,) perciò molti di questi luoghi contaminati rimangono senza alcun tipo di trattamento ambientale.
La situazione è peggiorata il 28 dicembre 2012, quando durante un Eluwvn – un cerimoniale funebre mapuche, la giudice Ivonne San Martin del tribunale di Zapala, città situata a 50 km dalla comunità, predispose un nuovo ordine di sgombero.
Erano approssimativamente le tre del pomeriggio, quando la comunità si accorse di un notevole dispiegamento di ruspe e furgoni dell’impresa Apache, a pochi metri dalla recinzione che essa aveva costruito per impedirne l’ingresso.
La comunità ha resistito al tentativo di sgombero della polizia, difendendosi con pietre nel momento in cui l’ufficiale di giustizia ordinò alla ruspa di entrare.
Questo fatto aggravò la persecuzione politica e giudiziaria contro le autorità tradizionali, culminata nella denuncia per tentato omicidio e danno aggravato nei confronti di Relmu Ñanku e solo per danno aggravato, contro Martin Maliqueo e Mauricio Raìn. Tutto ciò rappresenta uno stadio avanzato del processo di criminalizzazione della protesta e della persecuzione politica contro la comunità Winkul Newen, in un contesto di difesa del territorio, dei diritti umani, dei diritti dei popoli indigeni e dei minori.
Denunciamo per questo la complicità del Pubblico Ministero che garantisce alle imprese petrolifere lo sfruttamento del territorio, una cosa ben evidente se si prendono in considerazione i seguenti fatti:
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L´accusa non riflette le circostanze intorno gli avvenimenti imputati. Inoltre, è necessario puntualizzare che durante il processo, c´è stato un cambio del capo d´accusa da „lesioni gravi“ a „tentativo di omicidio aggravato“, senza che questo fosse supportato da nuovi elementi che potessero giustificarlo
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La mancanza di un interprete designato dalla Confederacion Mapuche, durante l’udienza nella quale sono state formulate le imputazioni. Questo riflette una chiara inadempienza circa la risoluzione dello stesso Tribunale Superiore di Giustizia di Neuquén. Si deve segnalare inoltre, che l’interprete designato fu un impiegato dell’impresa Apache, la principale responsabile delle attività che, per anni, hanno violato il territorio comunitario.
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Il differente metro di giudizio che si utilizza per risolvere situazioni relative al popolo Mapuche, basti pensare che la comunità, mesi prima del fatto, denunciò atti violenti da parte di una banda inviata da Apache, a seguito dei quali, membri della comunità rimasero gravemente feriti. Tra loro Petrona Maliqueo Pillan Kuse, autorità Filosofica e spirituale, colpita al volto e sulla testa, Violeta Velazquez all’epoca dei fatti incinta, colpita sul ventre e sul viso e Maximiliano Morales, in quel periodo ancora minorenne, ferito da un colpo d’arma da fuoco ad una gamba.
Questi episodi sono stati denunciati dalla comunità alla Procura di Zapala, e investigati da Marcelo Jofre e Sandra Gonzales Taboada, (gli stessi ,magistrati che hanno istruito la causa per tentato omicidio contro Relmu) attualmente è sul punto di cadere in prescrizione, rendendo vana ogni possibilità di dibattito e di sentenza sulla denuncia avanzata dalla comunità.
Grazie Mattia e Giulia per la traduzione e la correzione