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FRACKING- LETTERA APERTA ALL´IMPRESA APACHE a 2 anni dalla morte della lonko mapuche Cristina Linkopan

Ci rivolgiamo a Voi per diffondere e condannare le azioni dellimpresa Apache Corporation nel nostro territorio, il Comahue, sito nel Nord della Patagonia Argentina.

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                        (Houston 9-3-2015 Consegna a mano della Lettera Aperta presso la sede centrale dell´impresa)

In particolare ci riferiamo alle zone di Barda Negra nel giacimento Anticlinal Campamento, al giacimento Portezuelo Norte nella localitá di Portezuelo Chico, in provincia di Neuquen e al giacimento Estación Fernandez Oro in Allen, a Río Negro, 

Scriviamo questa lettera aperta da esseri umani, costituiti per il 75% di acqua, che sopravvivono grazie al fatto di berla.

Nel Mondo più di 50.000 individui, muoiono quotidianamente perché lacqua è contaminata, sia a livello batteriologico che chimico e più di 1 miliardo e 200 milinioni mancano di un approvvigionamento idrico.

Non abbiamo come obbiettivo la richiesta di interventi di bonifica, né lavvio di un procedimento legale, poiché sappiamo che da tempo, le concessioni dellimpresa Apache nel nostro territorio, sono state acquistate dalla società YSUR che risponde a YPF e che a sua volta dipende da Chevron.

Vogliamo invece, che limpresa Apache riconosca le sue responsabilità, sul piano etico e storico, di fronte allumanità e alla natura, lunica che ci offre la possibilità di esistere giorno dopo giorno.

Non vogliamo il suo denaro sporco di petrolio e di sangue, ma riappropriarci delle condizioni di vita che avevamo prima delle sue azioni nel nostro territorio!

Ci sembra importante sottolineare, che riteniamo questa impresa petrolifera responsabile di gravi delitti e lo facciamo usando parole semplici, senza troppi tecnicismi, in modo che tutti possano sapere e comprendere cosa fa Apache e come lo fa.

Gli impattati da attività estrattiva, non sono solo piccoli allevatori transumanti, indigeni e contadini produttori di pere, ma tutti coloro che si riforniscono e vivono dellacqua del bacino del Río Negro e dellacquifero di Zapala.

Apache non ha agito da sola, ma con la complicità dei governi provinciali di Neuquén, del governatore Jorge Sapag del Movimiento Popular Neuquino, e del governatore di Río Negro, Alberto Weretilneck del Frente Para la Victoria. Questa classe di politici corrotti ha permesso che si introducesse, per la prima volta nel continente latinoamericano, il fracking una tecnica estrattiva altamente contaminante.

Apache l’ha praticata a pochi chilometri dalla falda acquifera di Zapala, nel giacimento Anticlinal Campamento, dentro il territorio del popolo mapuche, senza attenersi ai processi di consulta preventiva, come previsto dalla Convenzione 169 della ILO sui popoli indigeni e tribali, mettendo inoltre a rischio, la qualità dellacqua, destinandone decine di milioni di litri alla frattura idraulica.

Contemporaneamente, ha cercato di coinvolgere la comunità con progetti di Responsabilità Sociale delle Imprese, affinché accettasse il regime estrattivo non convenzionale. L´obiettivo di questi progetti mirava a dividere la comunità, esercitando una pressione costante sui membri che erano in disaccordo con il fracking.

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                                           (2011 Cristina Linkopan y Martin Malique defendiendo el territorio)

La morte di Cristina Linkopan, longko (guida politico spirituale) della comunità di Gelay Ko, è un tragico capitolo della presenza di Apache in Barda Negra. A soli 30 anni fu stroncata da un´ ipertensione polmonare, probabilmente provocata dalla costante esposizione agli idrocarburi, estratti nel territorio comunitario già da decine di anni prima.

La salute di Cristina peggiorò definitivamente nel 2011, non solo a causa della negligenza di Apache che omise di bonificare le migliaia di litri di acqua di riflusso contaminata, ma anche per linasprimento del conflitto tra la comunità di Gelay Ko e limpresa petrolifera. Nello stesso anno infatti, la polizia provinciale Neuquina, agendo dietro compenso delle imprese petrolifere, esercitò una continua pressione ed una violenta repressione nei confronti della comunità.

Questo cinico accanimento ha accelerato il processo di morte della nostra sorella, che è deceduta il 13 marzo 2013, lasciando orfani i suoi 4 figli. Ogni anno commemoriamo la sua scomparsa rinnovando il nostro dolore, consapevoli del profondo significato collettivo che la sua morte ha rappresentato. Cristina ci ha trasmesso uneredità spirituale per la difesa dellacqua, dellaria, della terra, della vita e del popolo mapuche, contro tutti quelli che osano violarli!

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mural tina catriel 2 (Catriel  -Rio Negro, Mural a 2 anni dalla scomparsa di Cristina Linkopan, 14-3-2015 Catriel Red per el Auga)

La presenza di Apache, ha lasciato un segno profondo anche nella comunità mapuche di Winkul Newen, che il 15 ottobre 2012, denunciò la fuoriuscita di petrolio da una conduttura nel giacimento Portezuelo Norte.

Non solo il reclamo fu ignorato dall´impresa, ma due mesi dopo, precisamente il 28 dicembre, per ordine della giudice Ivonne San Martín (conosciuta per le sue frequenti sentenze contro la comunità), vennero riattivati i 10 pozzi di petrolio bloccati dalla protesta dei Mapuche, ad opera di alcuni funzionari di Apache che si presentarono nel territorio della comunità, insieme ad unausiliare del potere giudiziale e scortati dalle forze dell’ordine.

Questo episodio provocò una dura repressione da parte della polizia, che ferì un adolescente a colpi di arma da fuoco, picchiò una donna di 83 anni, nonché autorità indigena ed arrestò Martín Maliqueo, werken dei Winkul Newen e Mauricio Rain, lonko della comunità Wiñoy Folil.

Sappiamo che chi governa e le imprese come Apache, vorrebbero che questi crimini, avvenuti grazie alla complicità del potere giuridico e della polizia, passassero sotto silenzio e rimanessero impuniti, ma le organizzazioni popolari e i movimenti sociali, alzeranno la voce per ripudiare il genocidio che storicamente soffrono i popoli indigeni.

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(Comunidad mapuche Winkul Newen, autorità sotto processo e territorio comunitario in lotta)

Oggi i membri della comunità continuano ancora a vivere nel loro territorio, senza luce né acqua ma circondati da dieci pozzi di petrolio e gas e gravati da un processo a loro carico, intentato per i fatti del 28 dicembre 2012. Gli accusati, Relmu Ñamku per tentato omicidio e Martín Maliqueo per danni, stanno in sostanza subendo un procedimento penale solo per aver difeso la propria casa.

Apache è responsabile anche di tutto questo!

In sintesi questa impresa petrolifera, non ha mai bonificato ciò che ha contaminato e non ha mai riconosciuto il disastroso impatto culturale e ambientale della sua attività a scapito della comunità che include, come naturale anche bambini.

In Allen, Río Negro invece, lattività di esplorazione ed estrazione di Apache, nel giacimento Estación Fernández Oro, ha conciso con la fine della medio e piccola produzione di pere. Nel tessuto urbano del paese, l´apparizione dei cosiddetti frutteti petroliferi, ha segnato linizio di una situazione insostenibile.
Potendo Apache permettersi di pagare qualunque cifra, ha usurpato con le sue trivelle, i terreni coltivabili trasformandoli in giacimenti di tight gas.

Estrarre questo gas naturale, dal suolo di un luogo come lAlta Valle del Rio Negro, che il lavoro di intere generazioni, a partire dalla prima metà del secolo XX, ha trasformato da semiarido a fertile, ha significato lannientamento delle terre ortofrutticole in pochi anni.

Anche la frattura multidirezionale ha colpito il territorio, con una contaminazione che continua ad espandersi e le cui nefaste conseguenze si possono già prevedere.

Sia il sindaco che limpresa petrolifera, hanno sempre assicurato che ad Allen non si praticava la frattura idraulica, eppure quotidianamente gli abitanti erano colpiti dai gas emanati durante le operazioni sui pozzi. Tutto ciò senza considerare uninfinità di altri problemi ambientali e sociali, tra cui la contaminazione di falde acquifere e di fiumi, la carenza di acqua potabile, i rumori permanenti anche durante le ore di riposo, la contaminazione luminosa che non risparmia neppure le piantagioni, laumento del traffico di camion e di 4×4, i conseguenti incidenti di transito, i costi della vita elevati, il traffico di droga e la tratta di persone ogni giorno più presente nella nostra comunità.

A tutto ciò si devono aggiungere, le negligenze commesse sui pozzi del giacimento Estación Fernandez Oro, che hanno causato gravi incidenti sin dallinizio dell´estrazione.

Uno di questi si verificò nel pozzo AP.RN.EFO 141, alle ore 21 del 19 marzo 2014.

Laccidentale esplosione in corso d´opera, provocò una leggera scossa di terremoto che colpì le case vicine. A 50 metri da una di queste, situate in un vivaio, divampò un incendio al quale susseguirono emanazioni di gas tossici per ore. Questo episodio costrinse i cittadini di Allen ad organizzare un proprio piano d´emergenza, per far fronte al mancato adempimento delle misure di sicurezza e di messa in salvo, da parte dellimpresa e degli organi di controllo istituzionali.

Don Ruben Ibañez, lavoratore rurale, è uno dei principali impattati da quando, più di due anni fa, limpresa Apache iniziò con le trivellazioni nellarea limitrofa allabitazione in cui vive.
Oltre a manifestare il proprio timore su ciò che sarebbe potuto accadere, egli dichiarò pubblicamente: se loro venissero e provassero tutto quello che stiamo vivendo io e la mia famiglia abbiamo dolori di stomaco, mal di testa e dobbiamo dormire con le finestre chiuse.

I funzionari della YSUR, impresa in linea con i metodi adottati da Apache, hanno sempre cercato di occultare questi episodi per mantenere una buona immagine, dichiarando che non sussistevano rischi per lambiente e per gli abitanti, nonostante lincidente avesse provocato la sospensione delle attività per 10 giorni.

Don Ibañez e la sua famiglia hanno subito le conseguenze di un problema che né i funzionari né limpresa vollero riconoscere. In altri casi si sono manifestate malattie gravi alle vie aeree, come quella polmonare ostruttiva cronica già diagnosticata , che sta compromettendo la vita delle popolazioni. Apache ha preteso che questa e altre malattie rimanessero invisibili, non solo per evitare di prendersi le proprie responsabilità ma anche per sedare i pregiudizi, nei confronti di unattività estrattiva che la comunità non aveva previsto né richiesto.

Apache è responsabile anche di questo!

Un altro incidente si verificò alle 2 del mattino del 14 luglio 2014 nel pozzo 236, quando l’impresa petrolifera aveva già abbandonato lArgentina, lasciando però insoluti i problemi di sversamento. Di nuovo unesplosione ed un incendio in meno di sei mesi.

In questoccasione vennero scoperte operazioni non autorizzate dagli enti di controllo, come luso di gasolio, rimasto un esempio evidente degli illeciti compiuti sulla falda acquifera contaminata.

In entrambi i casi, i fatti non passarono sotto silenzio perché i cittadini di Allen, riuniti in Assemblea, decisero di opporsi in difesa delle proprie vite minacciate da questi continui incidenti.

Gli abitanti di Allen, per nulla favorevoli a questa forma di estrazione all’interno della città, stilarono nel 2013, unordinanza municipale con la quale vietarono lo sfruttamento di idrocarburi non convenzionali nel tessuto urbano. Questo documento si fondava sullarticolo 5 della Carta Municipale che recita al suo interno: assicurare in tutte le sue forme il diritto degli abitanti a godere di un ambiente adeguato per lo sviluppo dellessere umano, preservando la sua salute, mantenendo e proteggendo
l´ecosistema e il paesaggio, attraverso luso razionale delle risorse naturali, considerando la terra, lacqua e laria patrimonio comune del municipio, regolandone luso proprio e del resto della comunità, adottando mezzi appropriati per evitare contaminazioni.

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                  Allen Rio Negro 2013 consiglio comunale, approvazione della ordinanza municipale antifracking

Tuttavia mesi dopo l’approvazione, l’ordinanza fu dichiarata incostituzionale grazie all’intervento del governatore in persona.

Luso politico della giustizia favorì gli affari di Apache, che non avrebbe mai potuto iniziare le sue attività ad Allen e ancor meno proseguire l’estrazione e l’esplorazione, se fosse stata costretta a rispettare le leggi, in particolare l’articolo 5 della carta municipale, ispiratore dellordinanza antifracking.

Dal nostro punto di vista, tutte le imprese nazionali e multinazionali, traggono estremo vantaggio dallestrazione di crudo, per i lauti guadagni che ne ricavano, a scapito e senza preoccuparsi di ciò che noi consideriamo più prezioso ed importante, ovvero le popolazioni che vivono vicino ai fiumi, la fauna, lacqua e gli ecosistemi complessi!

Queste grandi macchine per estrarre il petrolio che essi producono ed esportano, sono usate come vampiri moderni che succhiano risorse dalla nostra madre terra, causando distruzione e contaminazione.

Crediamo sia arrivato il momento di difendere con fermezza, tutto il nostro ambiente naturale perché da esso, dipende la vita presente e futura eallo stesso acquisire una maggiore coscienza rispetto ai cicli vitali!

Inoltre, consideriamo lazione imperterrita delle cause, delle organizzazioni socio ambientali e dei popoli originari, determinante per proseguire la battaglia in favore della decontaminazione e della prevenzione dellinquinamento del pianeta.

Questa battaglia si può portare avanti, solo rispettando i principi etici delle differenti cosmologie indigene ed osservando il principio di precauzione.

ASAMBLEA PERMANENTE DEL COMAHUE POR EL AGUA – APCA


ADERISCONO

Maristella Svampa, DNI: 14.256.567Enrique Viale:dni:24.313.782. Roberto Ochandio, DNI: 7.818.355. Alicia Dominici (esposa de Ochandio).Jose Chandia,DNI:12.715.060.Luis Genga, Secretario de derechos Humanos de UNTER. Magdalena ODARDA, DNI:17.677.763 (senadora Nacional) Maria Langa, DNI 34.141.139 (Proyecto Allen) Maximiliano Lamperti, DNI:25.187.014 (Productor de Peras Orgánicas) Jessica Lamperti,(productora,empacadora y exportadora de peras orgánicas) Ilda Cristina Eguinoa, DNI 10.213.682. Alberto Garcia, Refeente en Allen del CCARI, Graciela Vega de Proyecto Allen. Maria Victoria Vagnoni, DNI 18.084.929, Alfredo Svampa (productor) María Garcia,DNI 6.063.489 (mamá de los productores orgánicos); Abogados de la República Argentina Pablo Bergel, diputado legislatura Ciudad Autonoma de Buenos Aires (bloque verdealsur) Fundacion Servicio Paz y Justicia SERPAJ Foro Ambiental y Social de la Patagonia. Comodoro Rivadavia Armando Aligia, fisico, DNI 11 632 231 Mario Hernandez Periodista y escritor. Miembro de la Comisión Directiva de la Coordinadora de Medios de la CABA (COMECI) Roberto Ochandio y Alicia Dominici, Esquel, Chubut Argentina. UNIDOS POR LAS AGUAS DE LA CUENCA CURRÚ LEUVÚ (COMARCA VIEDMA RÍO NEGRO / PATAGONES SUR DE BUENOS AIRES) Laura Didowicz BEATRIZ KREITMAN, DIPUTADA DE LA PROVINCIA DE NEUQUÈN Partido Socialista de Neuquen Hernan Moreno por el Partido Socialista en Zapala

grazie a Mattia e Giulia per la traduzione!

Posted in Acqua, fracking.

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